Domanda:
Il Fantasy: genere ormai saturo e finito?
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2010-09-02 16:10:11 UTC
Il Fantasy: genere ormai saturo e finito?
Da qualche decade a questa parte, vi è stato il fenomeno dei libri fantasy. Tutto è iniziato dal rivoluzionario capostipite del genere,l' immortale capolavoro del maestro J.R.R. Tolkien "Il Signore degli Anelli". Con la pubblicazione di quest ultimo libro sono nati i successivi fantasy da "Le Cronache di Narnia"passando DragonLance per il ciclo di Shannara, Le Cronache di Narnia,La triologia dell'eredità ad Harry Potter e Queste oscure materie. Ora dopo 55 anni dalla sua nascita il fantasy sta morendo. Oggi è diventato impossibile scrivere un libro fantasy senza cadere nelle cliché dei suoi illustri capostipiti. Il genere ormai è saturo è leggere un nuovo libro fantasy equivale a leggere sempre la solita robaccia commerciale, già letta e riletta. Ormai il declino del genere è anche da attribuirsi all'incompetenza di molti scrittori di fantasy moderno che per lo più sono teenagers con problemi sessuali. Proprio lo scorso mese discorrevo dell'argomento con un mio amico ,che vive al'estero,anche lui lettore di libri fantasy. Siamo stati d' accordo nel dire che il genere è ormai saturo e che occorrerebbe un libro fantasy totalmente rivoluzionario del genere. Ora mi chiedo se sia possibile la nascita di un tale libro. Ad un certo punto credevo che sarebbe stato Harry Potter,ma poi ho capito che pur essendo rivoluzionario è unico nel suo genere. Insomma chi comprerebbe un altro libro fantasy su ragazzi che vanno in una scuola di magia o simile? Poi ho letto queste oscure materie ,che ho travato molto interessante per l' esposizione di temi reali attraverso il fantasy(libero arbitrio,vita oltre la morte,guerra etc.).Purtroppo ,però al libro è mancato il carisma necessario per poter diventare il libro rivoluzionario del genero.

Ora esprimete le vostre opinioni: è possibile la realizzazione di questo "libro rivoluzionario" o il fantasy è destinato,prima della morte, ad una lenta e lunga agonia nella Terra di Mezzo dei cliché ?

P.S. se volete i 10 punti non nominate Twilight nelle rispste. Grazie :)
Dodici risposte:
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2010-09-03 15:14:15 UTC
Il genere fantasy è sempre esistito nella letteratura, ha avuto solo momenti altalenanti di fortuna ed ha subito una graduale trasformazione nella storia.

L'epica, a mio avviso, è l'antenata del "fantasy". L'Iliade, l'Odissea, l'Eneide attingono alla mitologia e al folklore, e narrano le gesta di eroi o antieroi proprio come nel fantasy (ovviamente con le dovute proporzioni).

Con il cristianesimo il genere si è adattato, diventando narrazione di demoni, diavoli, punizioni per i peccatori, racconti di gesta eroiche.

Poi c'è stata l'epica cavalleresca, il ciclo carolingio (Carlo magno e i suoi paladini) o il ciclo bretone (Re Artù, merlino, e i cavalieri della tavola rotonda) con le mille avventure alla ricerca del Graal.

Nel '500 un libro come l'Orlando Furioso non è forse assolutamente fantasy?

O nell' '800 Ivanhoe?



Insomma, il genere non nasce con Tolkien (che ha attinto moltissimo dalla mitologia norrena, gaelica, e greco-romana), ma semplicemente è l'autore più grande che questo genere conosca nel '900, e indubbiamente ha influito molto sugli anni successivi (specialmente negli ultimi 10/15).

Quindi non credo che il fantasy sia in agonia: nei secoli passati solo pochissima gente aveva l'istruzione necessaria per scrivere, e ancora meno poteva permettersi di farlo a tempo perso... Nel nostro tempo invece -purtroppo o per fortuna- le possibilità di scrivere quattro sciocchezze e inviarle ad una casa editrice sono alla portata di tutti; così navighiamo in un mare infinito di libruncoli-spazzatura che lasciano il tempo che trovano, e che nel giro di un mese vengono sostituiti da una valanga di nuovi libruncoli-spazzatura. Il lato negativo è che ora come ora viene privilegiato il valore nazional popolare di un libro (e quindi puramente commerciale), puntando a vendere quante più copie possibile senza dare peso all'effettiva qualità del prodotto.

Qualcuno che si salva c'è, ma purtroppo sono convinta che vi siano tanti autori sconosciuti che hanno scritto libri magari stupendi, ma che verranno scoperti tra anni (se va bene) perchè per qualche motivo non attirano il pubblico-massa.



Per concludere...

Non in ogni secolo c'è un Omero, un Virgilio, un Ariosto, un Tolkien!

Aspettiamo e vediamo, la mente umana è pressochè illimitata...
bradamante_14
2010-09-02 23:18:22 UTC
Abbiamo due visioni diametralmente opposte. Senza dilungarmi, a me sembra che il fantasy com'e' oggi abbia tutte le carte in regola per essere/diventare l'INDIE della letteratura. Insomma e' l'unico genere a venire inflazionato/abusato/sfruttato cinematograficamente senza perdere la sua purezza, accusando il colpo senza subire pericolose deviazioni di massa. Il fatto che ci siano moltissime nicchie e realta' capillari, dall'adolescente frustrata che scrive come Howard al vecchione pluripremiato che vuol dimostrare di non essere ancora morto, secondo me e' indicativo della relativa salute di un genere completamente AUTOSUFFICIENTE, in cui la domanda e l'offerta hanno un modo tutto loro di bilanciarsi senza passare dal via :) Ti scriverei qualche nome come esempio ma ho SONNO :(





Beh non e' del tutto vero...nel senso che il fantasy ha molte diversificazioni, si va da Coraline alla saga di Avalon a Covenant il Lebbroso...non mi pare che i primi due siano degli anni '80 o sbaglio? Poi a me sembra che 25/30 anni fa non ci fossero comunque le tecnologie o gli effetti speciali necessari alla qualita' di una trasposizione cinematografica di genere... inoltre vengono usati i piu' famosi per il cinema, l'underground resta incontaminato (se no dimmi perche' non esiste ancora un film di Dragonlance - a parte quella schifezza animata!).



@ Silvereyes : concordo al 300 % :)
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2010-09-03 06:33:46 UTC
Il problema risiede nell'immaginare.

Se un Autore non è in grado di immaginare, è ovvio che ripeterà sempre e sempre le stesse identiche cose.

Se un Autore è in grado di immaginare, è ovvio che il libro sarà unico.
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2010-09-03 10:29:22 UTC
Di certo è un periodo in cui alcuni fantasy si stanno commercializzando, escono i film di Twilight (oops!... l'ho nominato... be', comunque sappi che non mi piace) perchè Twilight è una storia che appassiona le ragazzine e quindi fa fare tanti soldi. Non vorrai dirmi che succede così per tutti i libri fantasy? Ce ne sono tantissimi poco famosi che meritano, anche perchè, come al solito, sono le cose meno famose che meritano di più.

Non credo di aver capito bene: quali cliché intendi?

Se vuoi dire quello del cattivo che vuole dominare il mondo e il ragazzo protagonista (che il più delle volte è scemo) che è l'unico che possa fermarlo, allora sì, ti do ragione, questa storia è stata rifatta millemila volte, e sono stanca.

Ma se intendi il cliché dell'ambientazione con le spade e la magia, e gli elfi, allora non sono d'accordo.

Immaginiamo che vuoi creare un elfo per la tua storia: prendi un uomo, lo snellisci un po' (sempre che non sia un elfo grasso, naturalmente) e gli metti le orecchie a punta (e se vuoi puoi farlo vivere un po' più a lungo). Tutto qui. E poi ti sbizzarrisci come vuoi: vuoi un elfo che cammina leggiadro tra i boschi? Vuoi un elfo che sia depresso per la sua miserabile condizione di vita e che alla fine del libro si impicchi? Oppure vuoi un elfo che sia dotato di personalità multipla e che una di queste personalità si diverta a torturare e uccidere le persone ridendo maniacalmente mentre infierisce sui corpi?

Capito? Se fosse un uomo a fare tutte queste cose andrebbe bene, ma basta che abbia delle orecchie a punta e... zac! Eliminato perchè non va più bene.

Questo è razzismo amici miei. XD

Oppure l'ambientazione: che importa se ci sono i mostri, i guerrieri e i maghi, sei TU a creare la storia, non la devi creare in base ai cliché. Se uno scrive un libro con quesi elementi non devi dare per scontato che abbia una trama con il cattivone, l'eroe invincibile, l'aiutante magico e la bella principessa. Tutta la trama può partire da dei problemi personali del protagonista. Magari lui/lei va a trovare la madre malata, e scopre che sua madre era invischiata in una strana organizzazione di assassini malvagi che l'hanno avvelenata perchè lei sapeva delle informazioni pericolose. Oppure lui/lei può partire per un viaggio per aiutare un amico in pericolo, oppure può essere che debba scappare con le mani legate da un gruppo di schiavi mentre gli schiavisti non guardano. Può venire da un'altro mondo e pagare abbondantemente il compagno di viaggio mai visto perchè gli/le faccia da guidain una determinata città.

Il fatto che ci siano dei cliché nella storia, non vuol dire che l'intera storia sia un grosso cliché.
Ebony
2010-09-03 09:53:51 UTC
Condivido totalmente quello che ha scritto @giulio o. Ossia che non si riesce ad avanzare nel fantasy perché la maggior parte degli scrittori (soprattutto emergenti) si nutrono già di fantasy e poco o niente di altri generi. Tolkien, ad esempio, aveva una grandissima cultura generale e linguistica, era un vero genio. Wikipedia lo definisce con "è stato uno scrittore, filologo, glottoteta e linguista britannico. Importante studioso della lingua anglosassone, è l' autore de Il Signore degli Anelli e di altre celebri opere riconosciute come pietre miliari del genere fantasy, quali Lo Hobbit e Il Silmarillion." Non c'è da meravigliarsi se la qualità delle sue opere erano superiori: non solo ha creato un mondo di fantasia, ma ha sperimentato in esso i suoi studi. Quello che voglio dire è che oltra alla trama, c' era dell'altro. Ci sono delle nozioni filosofiche e linguistiche. Le cronache di Narnia, ad esempio, sono una "tesi" per sostenere il piano della redenzione, un concetto biblico. In Harry Potter c'è il sacrificio di se stessi come cardine. Sembra stupido sottolinearlo, ma sono questi elementi la vera base che fanno funzionare la saga. I fantasy da scartare sono tutti quelli che si basano solo sui propri ingredienti (principesse, magia, draghi, elfi, guerre, ecc) ma non hanno nient'altro da dire. Ovviamente, senza studi ulteriori, si arriva a corto di idee.

Infine: non so se il fantasy ha raggiunto la sua fine. Può darsi. Può darsi che qualcuno sta scrivendo qualcosa di straordinario.

Ps. Non è solo il fantasy ad essere in crisi. è solo quello che momentaneamente è il più abusato perché sotto i riflettori. Appena la luce del faro si sposterà su un nuovo genere, sarà quello a cadere a picco.
giulio o.
2010-09-03 09:29:08 UTC
Premessa: per me un genere (letterario, ma pure musicale o cinematografico) si può dichiarare morto quando più nessuno ha qualcosa di nuovo e di interessante da aggiungere, quando diventa pura conservazione ad uso e consumo dei fan più oltranzisti.

Detto questo, mi viene da fare un parallelo con la fantascienza: la fantascienza ha saputo confrontarsi -e bene- con le avanguardie letterarie, con la parti più vive della letteratura (penso a un autore come Ballard, o sotto altri aspetti a William Gibson e Bruce Sterling), tanto che ormai non è difficile trovare romanzi di autori "non di genere" che inseriscono elementi s.f. nei loro libri, o libri nati in ambito s.f. che riescono a convincere anche i lettori non appassionati del genere.

Tutto questo al fantasy non è successo, mi sembra che qualitativamente non riesca ad andare oltre al solito stile: è vero che questo ha mantenuto il genere "puro" per la gioia dei fan più oltranzisti, ma è anche vero che alla lunga provoca reazioni come la tua. E a dirla tutta spesso gli scrittori fantasy mi dan l'idea di leggere quasi esclusivamente fantasy (magari facendo eccezione per la s.f. più vicina alla fantasy, quella a la "Guerre Stellari" per intenderci, a base di principesse, forze "magiche" e eroici cavalieri), quindi di esser loro stessi parte dei fan più oltranzisti.



Insomma, per me l'unico possibile libro rivoluzionario per il genere potrebbe essere un libro che stilisticamente sappia andare oltre i cliché letterari del genere, prima ancora che quelli di trama.



p.s.

ah, sulla crisi delle idee nella letteratura in genere ho opinioni diametralmente opposte alle tue, anzi trovo che negli ultimi 20 anni siano emersi non pochi ottimi autori (David Foster Wallace su tutti, e poi Frazen, Bolano, i Wu Ming, Dave Eggers...) con parecchio da dire...ma questo è un altro discorso...
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2010-09-03 07:04:40 UTC
A mio avviso, resta un enorme problema l'accontentarsi di banalità trite e ritrite....il dubbio è: come è possibile che prendere un'idea scadente e mal espressa, e da lì creare altri 100.000 "libri" che per forza di cose risultano poi indecenti e di insulto al genere letterario che dovrebbe far sognare generazioni e generazioni, è sufficiente per essere PUBBLICATI?????

PER SOLDI...CHE SCHIFO...

PS: sto leggendo il seguito di Alice nel paese delle meraviglie, attraverso lo specchio...incantevole...*o*
anonymous
2010-09-02 23:16:31 UTC
il fantasy non è il mo genere preferito ma penso che mi piacerebbe molto se iniziassi a leggere qualcosina di questo genere...



purtroppo anche la fantascienza, (il mio genere preferito), sta attraversando un periodo buio...

il mio parere è che la maggior parte della gente non è più capace di immaginare, di avere nuove prospettive da cui partire...



Ps



Forza e Onore!
Paracelso
2010-09-02 23:55:05 UTC
Ultimamente ho letto un libro che dovrebbe appartenere alla corrente New Weird.. mischia insieme varie componenti (fantasy, fantascientifiche..vedi su wiki).



Il libro era di Evangelisti Valerio, Nicolas Eymerich .. forse non sarò un intenditore, ma è originale e mi piace.



Quindi no: se si è disposti a rinnovare il fantasy non morirà sotto l'enorme mole del suo creatore!
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2010-09-03 14:17:39 UTC
bhe', non e' cosi' facile rivoluzionare un genere...per adesso in effetti di fantasy decenti non ne ho letti, pero' secondo me dobbiamo aspettare un po', non facciamo di tutta l'erba un fascio, sono sicura che ci sono tanti aspiranti scrittori o scrittori veri e propri che hanno del talento. Siamo sempre cosi' pessimisti con le prossime generazioni! mica sono tutti stupidi...Quello che purtroppo blocca le persone con talento sono le case editrici o comunque le persone che sotto sotto ci guadagnano, e in un certo senso non vogliono rischiare a pubblicare qualcosa di nuovo.



Io ho amato la saga di DragonLance, ma di sicuro non e' nuova come saga eheheh Comunque, per adesso la situazione e' questa, pero' chissa', magari tra qualche anno si risvegliera' qualcsoa! pensiamo positivo!
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2010-09-03 13:03:07 UTC
secondo me il fantasy non è ancora morto e continuo a sperare che ci sia uno scrittore che rivoluzionerà il genere con qualcosa di veramente originale. per il resto, ha ragione Gloria R, secondo me. ogni libro ha elementi vecchi ed elementi nuovi.
Gloria R
2010-09-03 09:25:04 UTC
Certamente ognuno ha idee diverse... io ho detto e ribadito, in una serie infinita di domande identiche alla tua, che non sono tanto gli elementi uguali di un libro che lo rendono bello o brutto ma ciò che ha di diverso dagli altri. Ogni volta che esce un libro fantasy certamente ci saranno delle cose uguali a quello prima e al primo che è uscito ma ci saranno anche delle cose diverse che lo rendono unico. Unica cosa in cui mi dico uguale a te è che i film stanno rovinando questo mondo, mettendo in evidenza libri che non la meritano. Spesse volte il film viene visto ma il libro non viene letto, le ragazzine si appassionano al genere solo per gli attori e parlano di cose che neanche conoscono, non avendo letto il libro. Questo è quello che rovina il genere, non gli scrittori con problemi sessuali, perchè ognuno ha il diritto di scrivere e se quel libro piace allora è stato bravo, perchè ha fatto vedere quella determinata storia nella maniera in cui la vede lui. Se ci saranno dei libri rivoluzionari sarà solo un bene ma poi anche quello verrà "copiato", poi ce ne sarà un altro e un altro e un altro ancora. Per la stronzata dei libri commerciali sono d'accordo con te. Ma non sono i libri ad essere commerciali, sono i film, e se uno scrittore scrive libri solo per arricchirsi allora è un idiota che non ha capito niente.



Spero di essermi espressa a dovere...



Ciao!


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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