In realtà l'italiano è - non ci crederai ma è vero - una delle lingue che meno subiscono la presenza dell'inglese.
Nel settore informatico l'uso dell'inglese è d'obbligo, tanto che si è coniato il termine inglese tecnico. Il motivo è più che ovvio.
Parole come computer, mouse, desktop, gameplay, notebook, tablet, smartphone, cpu, ram, rom, cd-rom, bluray disk, hard disk, file system, joystick, controller... sono tutte parole che nascono in inglese e in inglese per forza di cose restano e mi sembra assurdo fare come d'altri tempi quando si italianizzava tutto, tanto che Rene Des Cartes diventa Cartesio, Thomas More diventa Tommaso Moro, Mikołaj Kopernik diventa Niccolò Copernico.
E' vero che l'Italia ha una storia letteraria prestigiosa, è vero che l'italiano è una delle più belle lingue del mondo, ma è anche vero che Copernico era polacco e non italiano, quindi perché togliere meriti alla Polonia italianizzandolo in Copernico? Perché togliere il merito agli USA italianizzando Mouse, Desktop, Gameplay?
Questa è una cosa del tutto normale. Tieni presente che in inglese, la pizza resta pizza (in italiano), gli spaghetti restano spaghetti, vendetta si dice vendetta e poi, mozzarella, mamma, salame, latte, ciao, bravo, dilemma, cappuccino, espresso.
In campo musicale entrano in tutte le lingue del mondo parole come: allegro, lento, veloce, allegretto, lacrimoso, virtuoso, spinto, serioso, adagio, molto allegro, largo, toccata e fuga, rondo, concerto, rondo, coda, lamento, sinfonia ecc...
In campo architettonico: gesso, stucco, piazza, cupola, duomo, belvedere, anticamera,
In campo scientifico: algebra
In campo culinario: praticamente tutti i nomi di piatti rimangono in italiano.
Ma aspetta non è finita qui: video, terracotta, intaglio, imbroglio, propaganda, ghetto, terrazzo, manifesto, studio, dilettante, scenario, tempura, incognito, influenza, fiasco, lava, portico, bravo, motto, torso, gusto, gratis, magnifico, madonna, pedante, bordello, lazzaretto, amoroso, becco, canaglia, capriccio, estro, furioso, genio, incognito, ruffiano, volpone, granito, grotto, libeccio, scirocco ecc...
E tutto questo senza parlare delle italianizzazioni: affresco che diventa fresco, banca che diventa bank, bancarotta che diventa bankruptcy, saldare che diventa to sald, manager che deriva da maneggiare, tarantula da tarantola, archipelago da arcipelago, macaroni da maccheroni, volcano da vulcano ecc...
Detto questo, ripeto, l'italiano ha meno parole inglesi del francese (quando ritrovo le statistiche te le scrivo).
Tra l'altro molte parole inglesi hanno la traduzione in italiano: computer diventa calcolatore (nei libri di testo di informatica - sono perito informatico e laureando - in quasi tutti, c'è scritto calcolatore), il controller l'ho spesso sentito chiamare telecomando/telecomandino, hard disk diventa disco rigido, notebook diventa portatile... ma per carità di Dio non facciamo come gli spagnoli che traducono Mouse in Raton. (Gli spagnoli hanno tradotto tutto perché hanno avuto il fascismo fino all'altro ieri, in tutto il mondo si dice cupcake, in spagna Magdalena)
In generale penso che il pericolo per la nostra lingua non dipende da quante parole inglesi usiamo, anche perché le usiamo solo in particolari campi e ti ripeto in informatica l'inglese è d'obbligo come lo è l'italiano in musica o cucina (appena dietro al francese). Parliamo infatti di inglese tecnico in informatica e di francese tecnico in cucina.
E come noi importiamo diverse parole inglesi, gli inglesi ne importano parecchie italiane.
Il prolema della lingua italiana è che non la si usa più nella sua completezza, la stiamo semplificando in maniera esagerata. Usare passato remoto e semplice è ormai da tutti considerato la stessa cosa, tanti termini - magari complessi - spariscono ecc...
Poi, ovviamente ci sono altri termini. Location viene abbastanza utilizzata, ma direi che posto, luogo ecc... vengono molto più utilizzate. Brunch è una parola che ho sentito pronunciare solo nei film. C'è film (la cosa bella è che film è inglese, da pellicola, ma film in inglese si dice movie), c'è freezer, sport, sandwich (anche se penso che la maggior parte degli italiani usi tramezzino o panino), hamburger, hot dog, ... non sono tantissime le parole inglesi utilizzate nel linguaggio comune, cioè al di fuori del campo tecnico.
P.S. Italianizzare vocaboli stranieri non cambia un c... i vocaboli inglesi nella lingua italiana si comportano come quelli italiani e ne seguono le regole. Diciamo I computer e non i computers, scrivere un post diventa postare ecc... Sono parole inglesi ma si comportano come italiane. A differenza di curriculum curricula che è latino in tutto o dell'inglese datum data anch'esso latino in tutto, grammatica compresa. Dire mouse o topo, cambierebbe solo il vocabolo, non la lingua. Il plurale di mouse in italiano è mouse, non mice o mouses.