Sinceramente non lo so. "Vorrei" è un verbo pericoloso.
Io vorrei che la gente leggesse il più possibile; vorrei che la gente leggesse per il gusto di leggere e basta; vorrei che la gente si lasciasse guidare più spesso dal proprio istinto/gusto letterario. Secondo me è necessario cercare di ampliare sempre i propri orizzonti, facendo leva su un giusto scambio di opinioni e consigli con altri avidi lettori.
Ognuno ha il suo libro del cuore: quello che lo ha emozionato particolarmente, quello che custodisce gelosamente sul ripiano di una libereria - si spera labirintica! -, quello dal quale non si separerebbe mai e di cui è morbosamente geloso... ma che nonostante tutto, sente il dover di consigliare al mondo intero, perchè tutti possano coglierne la "magia".
Bisogna ammetterlo, fa piacere condividere con qualcuno questo genere di cose. E' bello scoprire che un libro da te considerato meritevole, fa il giro del mondo ed entra nelle case della gente, non solo perchè si trova in cima ad una classifica mensile di bestsellers - spesso piuttosto deludenti.
Mi piace l'iniziativa "book crossing" anche per questo.
Per quanto mi riguarda ogni libro, anche il peggiore che ho letto, mi ha regalato un pizzico di quella magia a cui accennavo prima. Se adesso io consigliassi un titolo, uno qualsiasi, l'umanità intera sarebbe in grado di apprezzarlo davvero? Sì, se si tratta di un libro oggettivamente importante nella storia della letteratura di un determinato paese (faccio l'esempio della "Divina Commedia") o di un libro moralmente significativo, mi riferisco ai testi sacri, oppure a libri tipo "Il piccolo principe" o "Pinocchio"... Tuttavia, la risposta diventerebbe soggettivamente negativa, se io consigliassi un testo qualsiasi che mi ha rapito, colpito nel profondo, emozionato, pur non essendo stato acclamato dalla critica o non avendo nulla di importante da dire all'umanità.
Tu hai citato Orwell, un autore di certo molto significativo e sempre attuale: "1984" è un bel libro, di quelli che ti costringono ad aprire gli occhi e soprattutto a riflettere, tuttavia è anche vero che ad ogni rilettura mi trasmette tanta tristezza.
A me piacciono i classici, libri come "Madame Bovary", "David Copperfield", "Cime Tempestose", "Il rosso e il nero", "Il giovane Holden", etc.; ma mi piacciono anche la letteratura contemporanea, le raccolte di poesie, i testi filosofici e soprattutto teatrali.
Leggete Shakespeare, è questo il mio consiglio. Perchè nei testi di Shakespeare c'è tutto: amore, odio, passione. Nei testi di Shakespeare puoi vivere tutte le vite che vuoi, indossando le maschere che preferisci e senza mai smettere di divertirti. Perchè leggere spesso è anche questo: divertirsi.