Si...ho scritto centinaia di racconti,fanfiction di cui la penultima una love story su Ron ed HErmione e l'ultima su Cime TEmpestose..storie che sono finite nel cestino dell'immondezza...altre le conservo accuratamente in vecchi quaderni..moltissime le ho perse per sempre a causa dell'hard disc che si è rotto(nel mio vecchio pc).
Non concludo praticamente mai le mie narrazioni perchè inspiegabilmente ad un certo punto perdo ogni interesse per la trama e non so come concludere decentemente il tutto.
In passato scrivevo quasi unicamente fantasy,da un anno ho smesso perchè non ne leggo più anche se è uno dei miei generi preferiti.
L'ultimo racconto che ho scritto(inconcluso)narra delle vicende dei fratelli Shining ed è maturato in me un torrido giorno estivo morivo di caldo e si era rotto il condizionatore,ero semidisidratata e alle due uscii x andare nel graziosissimo grosso parco del luogo della mia villeggiatura a luglio.
Mi sono seduta su una panchina e ho fissato a lungo un viale di cemento e sei formiche che in fila si dirigevano dentro un formicaio un minuscolo buchino nel terreno arido.Il sole batteva veramente forte e la testa mi vorticava paurosameente.
Nonostante tutto frugando nella mia maxi borsa x prendere da bere ho trovato un quadernino di formato minuscolo su cui avevo attaccato settimane prima un pst-it con scritto""USAMI"" e in quel momento mi sn messa a scrivere.
Mi convinceva parecchio la storia di Demie,Joe,Nick,Petie e gli altri tre Shining...sono orfani di madre di padre e si ritrovano tali in estate.La maggiore Demetra,non è ancora maggiorenne e l'evento che li coglie durante l'estate rispecchiava in un certo qual senso il mio stato d'animo.
Osservando quelle sette formiche così ordinate armoniche ho immediatamente pensato alla fratellanza.
Non avevo mei lavorato su unnumero così amplio di protagonisti (riservai a ciascuno un capitolo narrato in prima persona di 16 pagine)..in totale avrò scritto tredici capitoli.
Mi piaceva moltissimo analizzare la situazione dai vari punti di vitsa immedesimandomi ora in un ragazzo ora in una ragazza,in protagonisti di età differenti.La cosa buffa era che nonostante il tragico evento il peso della morte dei genitori era una costante quasi inavvertita e solo alcuni reagivano abbandonandosi teatralmente al dolore.
Non avevop intenzione di trasmettere alcun particolare messaggio ma solo di mostrare come erano in grado di cavarsela e sopravvivere dei ragazzini in una situazione così esasperata.
In ognuno di questi fratelli c'erano sfaccettature della mia anoma e della mia personalità anche se nessuno di loro potrebbe corrispondermi veramente.
Ero piuttosto soddisfatta,mi divertiva e non dovevo badare eccessivamente allo stile,alla forma,alla grammatica perchè era un mio passatempo ma a settembre sono tornata in città e lostudio mi ha assorbita.Dubito che l'avrei portato avanti comunque xk una vicenda del genere non può che concluddersi con gli assistenti sociali...e ho dovuto interrompere xk ho perso il quadernino..sob sigh,ma l'ho smarrito qui a casa (sono mesi che non lo vedo)comunque nutro ancora una tenua speranza di ritrovarlo.
Mentre delineavo ogni personaggio mi sentivo pienamente appagata.Ho seguito un metodo inusuale x crearli..direi quasi che si siano creati da soli.In una manciata di secondi sono venuti fuori sei nomi e basandomi sul suono dei nomi ho tratto la psicologia,la personalità,le caratteristiche fisiche e le pulsioni di ognuno.
Credo che ciò che scriviamo anche se non necessariamente specchio del nostro io,sia una proiezione di desideri,paure,subconscio,segreti...La mancanza e perdita della madre e l'obbligata gestione di una grande e antica casa insieme alla condivisione di un terribile segreto comune sono state le molle decisive.
Moltissimi e disparati temi si frappongono alla narrazione che non è particolarmente brillante proprio xk ho dato importanza alla composizione mentale psichica di ognuno...così accanto alla sfacciata sensualità e ribellione di Demetra che nasconde dietro tanta fredda durezza una fragiliissima natura si trovano i capricci,le lamentele,la voglia di coccole di Pete bimbo scostante ma assai tenero e fantasioso e confuso trattato dalle sorelle come un bambolotto,che in mancanza di riferimenti e figure base sviluppa un astrana pericolosa amicizia col vicino di casa...insieme all'intelletuale giudiziosa premurosa perspicace e sensibile Ann si pongono il tormentato sensibile emaciato Nick che vive in una dimensione quasi a se stante,lontano anni luce da tutto e rinchiuso nella sua sofferenza quasi ridotto all'apatia...insieme al bonario,gioviale,leale,coraggioso Kevin che è preda degli impulsi e cede al sentimento piuttosto che alla moderata medietà dll ragione..e infine Joe l'emblematica ed enigmatica figura chiave del romanzo scaltrro seducente persuasivo e introgante che agisce nell'ombra e cela qualcosa che gli altri fratelli intuiscono solo in un secondo momento dato che la natura posa