Sinceramente credo che il mio recente utilizzo del pc sia dettato proprio da questioni di tipo pratico,non di certo da una preferenza che attribuisco a questo strumento.Il fatto di poter creare archivi colmi di files potenzialmente modificabili,di poter mettere mano alla punteggiatura o cambiare radicalmente la trama in un batter d'occhio,mi appare come un vantaggio enorme e certamente ben accetto...tuttavia la scrittura al computer si rivela meno grandiosa e positiva di quanto credessi in precedenza.Non metto in dubbio l'utilità palese della tecnologia,che riduce i tempi talvolta giungendo a minimizzarli ma..a scapito di cosa?Senza dubbio di una delle parti più importanti del mio essere.Sembrerà che io mi stia esprimendo in termini esagerati,ma come non potrei non confessare il vuoto quasi lancinante e il divario tangibile e sofferto che mi provoca dedicarmi sempre meno alla scrittura che prevede l'uso della cara vecchia penna?.
Ritengo che la penna sia infinite volte superiore al computer,il fatto stesso di imprimere la proprio personale calligrafia e impaginazione,ne fa un prodotto artisico unico e prezioso.Io e la penna siamo un tutt'uno,entità complementari ed inseparabili,talmente inscindibili da confondere i confini del tempo e dello spazio,infrangendo ogni costrizione dettata dall'uso del pc.E' inevitabile provare un senso di alienazione,un vuoto incolmabile simile a un sentore metallico e asettico abbandonando l'uso della penna.Ci tengo a chiarire che nonostante ultimamente(per esigenze di tempo)io stia predilegendo l'uso del pc,preferisco infinitamente di più scrivere di mio pugno,buttare giù su carta.
Succede anche a me di sentirmi preda di un limite davanti alla luce biancastra del computer,talvolta mi confonde inebetendo i miei sensi e mi ritrovo irretita dalla tecnologia,straripante di idee ma vittima di una scomoda soggezione che mi rende difficile aprirmi completamente,spalancare ogni mia facoltà all'universo misterioso e profondo della creatività.In fondo la penna altro non è che una bacchetta con la quale incanalare le proprie energie,un tramite col quale affidarsi al sogno,una silenziosa messaggera delle brame,del delirio e della follia creativa del nostro cuore.
davanti al computer talvolta è come se una muraglia della stessa consistenza di una bruma lattiginosa e asfittica serrasse i miei impulsi,li ricacciasse negli angoli più reconditi del mio io spegnendone l'insita energia vitale.
Scrivere con una penna invece...riempie l'aria di flussi,vibrazioni,percussioni,sussurri,o meglio riempie la mia testa di speranza ed è come se fosse essa stessa a dettarmi sfuggendo a qualsiasi razionale controllo...ammetto che talvolta ciò avvenga anche con il computer,per esempio ho come l'impressione di essermi dilungata oltremodo...
Non ha nulla a che vedere con la tua domanda ma ho letto la tua domanda concernente Licia Troisi.Anche io notando quanto proselitismo ha suscitato volevo sincerarmi della sua bravura.Ignoro come scriva,potrebbe essere bravissima,ma leggendo il suo blog,soprattutto la sua presentazione mi sono riempita di sgomento restando a dir poco attonita.
Mi scuso anticipatamente per gli errori di battitura scrivo sempre con lo stesso ritmo di un boccino sfrecciante.