Scrivere un romanzo non è per niente semplice. È già una gran cosa che lo avverti, anche senza averci mai provato. Almeno sei razionale e realista. Comunque il percorso secondo me è solo uno: studiare scrittura creativa, scrivere e leggere.
Questa è una mia risposta standard, continuerò il discorso sulla difficoltà di un romanzo in fondo:
"Si inizia da un'idea, uno stato d'animo, un tema (una storia sulla lotta tra il bene e il male ad es, o sull'amore, il coraggio ecc). Ci sono sostalzialmente due vie, con molte sfumature: alcuni scrittori iniziano a scivere senza alcuna idea, poi cercano di capire dove quella storia potrebbe andare(ma non è adatta agli emergenti). È un processo istintivo, e lo scittore deve essere a contatto con il sé, oltre che saper padroneggiare l'arte della struttura della trama. Altri iniziano con un idea sostanziale e la progettano (JK Rowling). Altri iniziano anni di ricerca, con fonti, studi ecc (es Umberto Eco, Wilbur Smith)
Ti consiglio di lavorare alla tua "cassetta degli attrezzi" con questi libri:
1 - "Story" di Robert Mkee : stampati nel cervello pagina 31! È un manuale più improntato alla sceneggiatura, ma è abbastanza universale.
2 - "Lezioni di scrittura creativa" della Ghotam Writhers' Workshop: davvero importante per quello che vuoi imparare. Sono dei saggi sul:
- Tema
- Plot
- Personaggi
- Descrizioni
- Dialoghi
- Revisioni e altri saggi minori, sul ritmo e la "voce".
3 - Arco di Trasformazione del Personaggio: come indica il titolo, il libro ha un focus sul percorso di crescita che un personaggio dovrebbe avere lungo la storia, con i vari conflitti, fatal flaw e quant'altro.
Riassumendo, questi libri insegnano che:
Una storia ha bisogno essenzialmente di questi elementi: un Plot, un tema e dei conflitti. Al contrario dei racconti, in un romanzo ci sono anche dei SubPlot (sottotrame) e spesso anche più temi (ad esempio l'amore, la solutudine ecc). Poi i romanzi moderni sviluppano una storia a più piani, con conflitti di tre tipi: personali, extrapersonali e interni.
I personaggi devono riuscire a trasmettere empatia (il lettore deve sentirsi vicino al personaggio, che gli deve stare a cuore e deve pensare "caspita questo è proprio come me!").
La scrittura deve essere povera di avverbi, che rallentano la lettura e la rendono più faticosa; devi scrivere come se il lettore fosse seduto da parte a te, crei un aspettativa e la rovesci: pensi che Jake riuscirà a convincere Mary a sposarlo, vero? E invece guarda cosa succede..."
Tornando alla difficoltà del romanzo: le prime pagine, ho notato, vengono veloci. Magari le cambierai in futuro, ma sono relativamente veloci. Ma non devi farle in fretta perché è lì che il romanzo prende il primo bivio a livello di trama.
Il problema è quando la storia si estende, quando alla trama si aggiungono più sottotrame: a quel punto devi ricordarti di molte cose e sarebbe meglio organizzare bene in un file a parte tutti i personaggi e le sottotrame.
I grandi scrittori hanno tempi vari: come ho scritto sopra, alcuni come Umberto Eco impiegano anni anche a causa della preparazione al romanzo. Altri, pubblicano un libro all'anno: in entrambi i casi non scrivono un'oretta al giorno, ma anche più di cinque. La Rowling, per Harry Potter, iniziava la mattina e finiva la sera.
Per finire, io ti consiglio un approccio ibrido (né a istinto, né alla Eco): cerca di organizzare la trama e i personaggi. Non è detto che la seguirai, visto che mentre si scrive a volte vengono idee molto migliori. Succede quando sono i personaggi a plasmare la storia e non lo scrittore. E questo è quello che dovrebbe accadere.
Ps: le Digressioni, altro fattore essenziale in un romanzo, sono descritte molto bene nel libro sulla scrittura creativa di Roberto Cotroneo, davvero fondamentale per capire una delle cose più ostiche e meno trattate.
Se hai ancora dubbi puoi anche contattarmi x email, Ciao!