Domanda:
Mi date un parere sul testo? E' imporante, vi prego.?
anonymous
2010-07-09 14:18:10 UTC
Ho scritto un testo, l'inizio di un (ipotetico) romanzo fantasy.
L'ambientazione è la terra di Yakan, in una città del regno del re Ekenn.
Ho ideato l'inizio di un racconto, prendendo spunto da vari elementi (il gigante mi è stato sipirato dalla figura di Djerun nei libri mi Markus Heitz, mentre Nah Gikaij è nato dalla figura di un Elfo Oscuro). Vorrei sapere opinioni, correzioni, pareri... E soprattutto siate S-I-N-C-E-R-I, non abbiate timore di criticare... Spero vi piaccia!


E’ notte sulla città di Jamala, capitale del regno del Re Splendente Ekenn.
Solo un furtivo gufo lacera il silenzio della notte con il suo verso, in cerca di una preda.
Ma un’altra creatura si aggira rapida per le strade.
Un uomo, completamente avvolto in un manto color blu oltremare, con preziosi ricami in argento, corre attraverso le strade della città.
Ho detto uomo, ma in realtà egli non è un uomo.
Quando la terra rea ancora giovane, e sul suo suolo camminavano solo i demoni, egli esisteva già da millenni.
Solo la Terra, l’Aria, l’Acqua e il Fuoco ricordano il suo vero nome, che farebbe remare anche il monte più imponente.
Nemmeno gli Elfi o i Nani pronunciavano il suo nome.
Ma tutti lo conoscevano come Nah Gikaij, L’Oscuro.
Ma le leggende non ci interessano, come il passato non ci riguarda.
Dal fianco destro pende una spada, nera, forgiata in fucine oscure, in tempi dimenticati, celate in luoghi che sono peggio della Morte che promettono ai nemici che si pongono sulla sua strada.
L’essere blu, veloce e furtivo come un gatto, girò a destra, in una stradina secondaria.
Poi sbucò davanti alle mura del Palazzo Reale.
Davanti a lui, però, c’era una giovane guardia.
Avrà avuto vent’anni.
Il demone blu sorrise, mostrando alla notte due file di denti bianchissimi e affilati.
Estrasse piano da un piccolo fodero sul fianco destro un pugnale ricurvo dalla lama nera, con uno zaffiro enorme sull’elsa.
Si avvicinò furtivo, avviluppato nell’oscurità. Quando fu alle sue spalle, con la mano destra chiuse la bocca della guardia, ormai terrorizzata, mentre con la sinistra, pugnale in pugno, tagliò la gola del ragazzo.
Il sangue scese copioso, macchiando il terreno e saziando la sete di sangue del demone.
Mentre si chinava per fare chissà che mostruosità al cadavere del ragazzo, si bloccò, e fece un salto a sinistra, evitando di due pollici un dardo mirato alla testa.
Lentamente alzò il capo.
Vide un uomo, alto circa tre metri, e avvolto nella notte.
Nella mano destra cingeva una balestra, mentre nella sinistra, come fosse di carta, impugnava un’ascia enorme, fatta interamente di acciaio, così pesante che tre uomini robusti l’avrebbero retta a fatica.
L’elmo nascondeva interamente il volto, tranne due fori per gli occhi, da cui si vedeva un leggero bagliore verdognolo.
Il gigante avanzò, lento e inesorabile come il cammino del tempo.
La corazza, che nel punto più spesso misurava un braccio, era stata lavorata a forma di testa di leone con le fauci spalancate.
Sembrava creata per divorare i nemici, piuttosto che per parare i loro attacchi.
Anche l’elmo era pesantissimo, e avrebbe spezzato l’osso del collo di un uomo comune.
Allorché, l’essere blu parlò, con una voce fresca, acuta, che incuteva terrore nel sentirla.
«Bene. Sai, vendendo qui mi hai risparmiato un sacco di fatica. E’ notte, e mi sarei annoiato se avessi dovuto uccidere tutte le tue guardie come lui» e con un cenno del capo indicò il cadavere della guardia, steso in un lago rosso.
«Beh, ora è tardi. Sarà meglio che finisca il mio lavoro prima che sorga il sole. Non vorrei farmi vedere da questi sudici umani, mi irrita la loro vista.»
Così dicendo, estrasse la lunga spada nera, mentre stringeva saldamente il pugnale nella mano sinistra.
In quel momento, il gigante parlò con una voce bassa, tonante, una voce che ormai non si sente più nella Terra degli Uomini: «questa notte hai fatto un errore, Nah Gikaij. Ed è stato quello di venire qui, di uccidere un mio uomo, e ora di sfidare me. Ma non ti preoccupare. Questo sarà il tuo ultimo errore, e ora non parlare come un verme impaurito, e inizia a combattere!» disse.
Il demone, sorpreso da tali parole, rise.
Mentre rideva, però, il gigante aveva gettato via la balestra, e ora nella mano destra si trovava un’enorme spada a due mani, che brandiva con noncuranza.
Il demone fece un balzo fino ad arrivare a pochi passi dal gigante, che intanto cercava di colpirlo con un fendente verticale menato dall’ascia.
Nah Gikaij roteò su sé stesso, e si spostò a destra, mentre l’ascia penetrava con la lama nel terreno di circa dieci pollici.
Pensando di aver già vinto, il demone blu gli andò vicino, ma la spada del gigante fermò la sua corsa. Il gigante infatti aveva provato un affondo, mentre estraeva l’ascia dal terreno con facilità.
Iniziò il contrattacco.
La spadona e l’ascia erano velocissime, quasi invisibili, e mettevano a durissima prova l’abilità del demone.
Finalmente il duello si concluse
Cinque risposte:
anonymous
2010-07-09 14:21:49 UTC
Il testo è davvero molto bello....ma diciamo che è troppo "affrettato" dovresti soffermarti di più in certe parti!! Io anche sto scrivendo un romanzo fantasy,e per il primo capitolo ci sono volute 23 pagine,mentre all'inizio solo 12...mancava la descrizione e ogni cosa era scritta di fretta! Infatti non era piacevole da leggere,non era coinvolgente! Quindi dato che c'ho che scrivi è davvero molto bello,non rovinarlo per questa sciapata!! Baci da Mavy
Cassandra
2010-07-09 21:42:31 UTC
Il problema più evidente è che sei passato dall'uso di un tempo presente a quello diun tempo storico..all'inizio scrivi "è notte" e poco dopo "vide un uomo"..devi correggere questo..



Poi controlla alcune ripetizioni,ce ne sono un pò troppe..



Per il resto è un bel testo,potrebbe diventare una bella storia..



ciao:)
?
2010-07-09 21:22:24 UTC
metti più dettagli utili...

aiuta il lettore ad immaginare la scena.
anonymous
2010-07-09 21:21:37 UTC
he farebbe remare anche il monte volevi dire "tremare" ? ihihihi
★Stellina★-cadente- Esprimi un desiderio!
2010-07-10 13:31:22 UTC
Come ti hanno già detto, potresti arricchire le descrizioni. In particolar modo la parte iniziale, dove presenti il paesaggio, per renderla ancora più suggestiva. Dovresti cambiare il tempo nelle prime righe per concordarlo al resto del racconto. Se fosse un prologo andrebbe bene, ma in questo caso è uno dei capitoli, no? =)

Un'ultima cosa: certe frasi le unirei per rendere la lettura più scorrevole. Puoi sostituire molte virgole ai punti!

Il linguaggio è appropriato e la storia mi sembra carina!

Continua, eh!



Buon lavoro!

Saluti, Stellina


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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