Allora, dividerò la risposta in due, la prima parte per i racconti, e la seconda per i romanzi.
Per i racconti il discorso non è molto diverso da quello dei romanzi, le differenze sono nella mancanza di sottotrame e, come hai detto tu, un numero minore di personaggi. Nel fantasy è complesso scrivere racconti, perché si presuppone che il mondo nel quale sono ambientati sia diverso dal nostro, perciò è difficile spiegarne le differenze in poche righe, senza dare l'impressione di fare una lista della spesa (nei romanzi si diluiscono le informazioni più facilmente). Infatti i racconti di successo sono più che altro nel campo Horror e fantascenza.
Per i personaggi: più ne metti, più li devi caratterizzare in modo che siano ben diversi, devi trovargli un perché. Inoltre i dialoghi diventano un po' più difficili.
Un racconto non supera le 50 cartelle (oltre è un romanzo breve). Una cartella sono 1800 caratteri spazi inclusi, ovvero circa mezza pagina Word 12. Quindi 25 pagine circa.
Ora passo ai romanzi, ma ti può aiutare anche per i racconti.
Si inizia da un'idea o un tema (una storia sulla lotta tra il bene e il male ad es, o sull'amore, il coraggio ecc).
Ci sono sostalzialmente due vie, con molte sfumature nel mezzo per scriverlo: alcuni scrittori iniziano a scrivere senza alcuna idea, poi cercano di capire dove quella storia potrebbe andare(ma non è adatta agli emergenti, perciò te lo sconsiglio). È un processo istintivo, e lo scittore deve essere a contatto con il sé, oltre che saper padroneggiare l'arte della struttura della trama(Stephen King è uno di questi). Altri iniziano con un idea sostanziale e la progettano (JK Rowling). Altri iniziano anni di ricerca, con fonti, studi ecc (es Umberto Eco, Wilbur Smith, Ken Follet)
Ti consiglio di lavorare alla tua "cassetta degli attrezzi" con questi libri:
1 - "Story" di Robert Mkee : stampati nel cervello pagina 31! È un manuale più improntato alla sceneggiatura, ma è abbastanza universale.
2 - "Lezioni di scrittura creativa" della Ghotam Writhers' Workshop: davvero importante per quello che vuoi imparare. Sono dei saggi sul:
- Tema
- Plot
- Personaggi
- Descrizioni
- Dialoghi
3 - Arco di Trasformazione del Personaggio: come indica il titolo, il libro ha un focus sul percorso di crescita che un personaggio.
4- Infine le Digressioni, altro fattore essenziale in un romanzo: sono descritte molto bene nel libro sulla scrittura creativa di Roberto Cotroneo, davvero fondamentale per capire una delle cose più ostiche e meno trattate.
Riassumendo, questi libri insegnano che:
Una storia ha bisogno essenzialmente di questi elementi: un Plot, un tema e dei conflitti. Al contrario dei racconti, in un romanzo ci sono anche dei SubPlot (sottotrame) e spesso anche più temi (ad esempio l'amore, la solutudine ecc). Poi i romanzi moderni sviluppano una storia a più piani, con conflitti di tre tipi: personali, extrapersonali e interni.
I personaggi devono riuscire a trasmettere empatia (il lettore deve sentirsi vicino al personaggio, che gli deve stare a cuore e deve pensare "caspita questo è proprio come me!").
La scrittura deve essere povera di avverbi, che rallentano la lettura e la rendono più faticosa; devi scrivere come se il lettore fosse seduto da parte a te, crei un aspettativa e la rovesci: pensi che Jake riuscirà a convincere Mary a sposarlo, vero? E invece guarda cosa succede...
La difficoltà del romanzo: le prime pagine, ho notato, vengono veloci. Magari le cambierai in futuro, ma sono relativamente veloci. Ma non devi farle in fretta perché è lì che il romanzo prende il primo bivio a livello di trama.
Il problema è quando la storia si estende, quando alla trama si aggiungono più sottotrame: a quel punto devi ricordarti di molte cose e sarebbe meglio organizzare bene in un file a parte tutti i personaggi e le sottotrame.
I grandi scrittori hanno tempi vari: come ho scritto sopra, alcuni come Umberto Eco impiegano anni anche a causa della preparazione al romanzo. Altri, pubblicano un libro all'anno: in entrambi i casi non scrivono un'oretta al giorno, ma anche più di cinque. La Rowling, per Harry Potter, iniziava la mattina e finiva la sera.
Per finire, io ti consiglio un approccio ibrido (né a istinto, né alla Eco): cerca di organizzare la trama e i personaggi. Non è detto che la seguirai, visto che mentre si scrive a volte vengono idee molto migliori. Succede quando sono i personaggi a plasmare la storia e non lo scrittore. E questo è quello che dovrebbe accadere.
Infine, la pubblicazione: alcune case editrici vogliono solo il manoscritto cartaceo, altre accettano il manoscritto per email. In ogni caso, la prassi vuole che tu invii:
- Curriculum, Lettera di presentazione
- Sinossi e i primi capitoli (o se richiesto il romanzo completo)
Le case Editrici grandi, di solito cercano solo tra i concorsi letterari o agenzie, e ben poco tra i debuttanti.